passaparola

mercoledì 14 maggio 2008

Nessuno tocchi Travaglio!

Ci hanno tolto tutto. La dignità, la possibilità di avere un futuro, la speranza per quello che sarà. Ci hanno tolto la fiducia nel presente. Ci hanno tolto la memoria del passato. Ma non credevo mai che sarebbero riusciti a toglierci l' orgoglio di essere quello che siamo..
Non so quando né perché sia successo. Non riesco a capire se glielo abbiamo compiacentemente lasciato fare, o se, da soli, si sono arrogati il becero diritto di prendere a calci nel culo la nostra intelligenza. Fatto sta che è successo. E adesso tornare indietro sembra davvero un' impresa titanica. Sempre che si voglia tornare indietro.
Scrivo queste poche righe con una grande rabbia nel cuore; e le scrivo non da politico, o da giornalista. Le scrivo da cittadina che troppe volte ha visto il suo orgoglio buttato poco elegantemente nel cesso da tutta una schiera di personaggi che, certi forse della loro onnipotenza, decidevano, e decidono, cosa io debba sapere e cosa no. Cosa è giusto che io pensi e cosa no.
E visto che, secondo le loro menti eccelse, io non sono altro che un misero numero percentuale nel cinico mondo del mercato, spendono tutte le loro energie nel creare un universo meravigliosamente fittizio, dove tutto è bello, tutto è pulito, proprio perché niente è reale.
"Life in plastic is fantastic!"
Il male c'è quando vogliono che ci sia. Quando è giusto che ci sia! Quando decidono che dobbiamo spaventarci ed avere paura, allora ci mostrano quale grave pericolo minacci la nostra tranquilla, controllata, esistenza. Un pericolo, sia ben inteso, che solo loro hanno il potere di debellare.
Ma accade, a volte, che in questo spettacolo di Truman c'è qualcuno che prova a darci una scrollata, anche solo per mero rispetto della realtà delle cose. Naturalmente tacciarlo di mostruosa cattiveria sembra essere il minimo della pena. Ma adesso sono io a non voler più stare al gioco! Adesso, se permettete, per quel poco che possa valere, alzo la testa e dico la mia.
NESSUNO TOCCHI TRAVAGLIO!
Dopo la puntata di "Che tempo che fa", bufere e polemiche si sono abbattute sul panorama politico nazionale. Si parla addirittura di "Caso Travaglio". Perché?!?!!!!
Perché siamo arrivati al punto in cui quando un Giornalista fa il proprio mestiere si deve parlare di "caso"?!? Perché quando si dice la verità si rischia il linciaggio?!? Perché lo scandalo è stato Travaglio che ha rivelato la realtà delle cose, e non la realtà delle cose?!? E' davvero più grave che si dica che il presidente del Senato ha avuto rapporti con mafiosi che il fatto stesso che IL PRESIDENTE DEL SENATO HA AVUTO RAPPORTI CON MAFIOSI?
Tutti, dai politici ai giornalisti, si sono ancorati al fatto che Travaglio abbia paragonato Schifani alla muffa. Ma vorrei aiutarli a spolverare un pochino i cassetti della memoria...

"[...]la derisione e le offese rivolti a Francesco Cossiga e Oscar Luigi Scalfaro, Rita Levi Montalcini, Sergio Pininfarina, Emilio Colombo, accolti tutti al grido di «venduti, venduti», «necrofori» e altri peggiori". (Curzio Maltese, 20-05-2006, in riferimento alle offese e ai fischi che dai banchi di Forza Italia si sono alzati contro i Senatori a vita, colpevoli il giorno prima di non aver fatto cadere il governo Prodi. vedi qui )

"Le urlano insulti in faccia a pochi metri di distanza - evidentemente in scrupolosa obbedienza a squallidi ordini ricevuti - ogni volta che Rita Levi Montalcini (qualche volta con gli altri senatori a vita ma spesso da sola) mette il voto di cui ha diritto a sostegno del governo." (Furio Colombo,11-10-2007. in un articolo in cui parla delle offese subite dalla Montalcini vedi qui)

«L’indirizzo lo conosciamo. Vogliamo consegnarle un bel paio di stampelle a domicilio». (Francesco Storace, leader de "La Destra", mentre si riferisce alla Senatrice a vita Rita Levi Montalcini)

"Il presidente della Repubblica Scalfaro è "una scoreggia fritta". Indro Montanelli "è un vigliacco, uno che ha tradito, fascista, razzista, antisemita. Sempre fascistissimo, nero come la pece! Un modesto giornalista, il più mediocre storico italiano. Adesso, fascista ancora, è guardato con tenerezza e ammirazione dalla sinistra che gli si è attaccata solo perché traditore... È il solito vecchio fascista che, nella sua turpe vecchiaia, sputa con impudicizia nel piatto in cui ha mangiato" (Vittorio Sgarbi 31-3 e 29-7-94).

Di cosa si è dunque macchiato Travaglio che altri, con ruoli ben più importanti del suo, non hanno fatto?
Ha detto la verità!
Da cittadina, da donna, da persona onesta, mi sarei aspettata che Schifani, seconda carica del MIO Stato, desse spiegazioni. Io pretendo che Schifani ci dia delle spiegazioni. E pretendo che chi sta all' opposizione alzi la voce e batta i pugni! Perché Schifani, purtroppo, volente o nolente, rappresenta anche me! Perché io non voglio che a portare la MIA bandiera e la MIA identità sia uno che ha avuto rapporti con dei mafiosi!
Perché questa non sono io e questa non è la mia Italia! Perché io non voglio QUESTA Italia. Il mio Paese è un posto meraviglioso, dove anche se difficile vivere, non si vorrebbe stare da nessun' altra parte. Il mio Paese ha fatto la storia della cultura mondiale. Il mio Paese è formato da gente che si incazza quando sente che in America l' Italia è solo "mafia e spaghetti". La mia terra è stata madre di persone che si sono battute per ciò in cui credevano. La mia terra ha visto nascere eroi di tutti giorni che come leoni lavorano per darci il diritto di essere quello che siamo. La mia Italia non dimentica. Non dimentica la storia. Non dimentica la Resistenza. Non dimentica il coraggio. Il mio Paese si regge anche e soprattutto grazie al sacrificio di chi, come Falcone e Borsellino, la mafia l' ha combattuta. Il mio Paese va avanti grazie a persone come Abate, Saviano, Gomez, che la mafia la raccontano. Il mio Paese è il Paese di Marco Travaglio.
Non voglio niente di meno, perché so che l' Italia, quella vera, non è niente di meno. E so anche che l' Italia, quella vera, non permetterà mai che si chiuda la bocca a chi ha fatto della verità il proprio mestiere; so che permetterà a professionisti come Travaglio di continuare a raccontare, perché di loro ha ardentemente bisogno. Io certe cose le so, le sento. Tutto il resto non mi appartiene. Non appartiene a nessuno di noi. QUESTA Italietta è roba loro. Riprendiamoci ciò che siamo.
NESSUNO TOCCHI TRAVAGLIO!

2 commenti:

emypunto ha detto...

d'accordissimo con te! Dovremmo tutti indignarci quanto tu hai fatto in questo post. se ogni singolo cittadino (ma anche solo la meta') si indignassero e protestassero...non avremmo quello che abbiamo in italia ora.
purtroppo la fossa ce l'hanno scavata il resto dei cittadini italiani collusi, ignoranti e/o superficiali. Restiamo uniti nella ribellione! :) saluti emy http://emypunto.spaces.live.com/

Antonio ha detto...

ciao era un po che non passavo, logicamente su travaglio non posso che appoggiarti, ma io ormai sto perdendo le speranze per questa italietta, tra poco inizio un lavoro in svizzera e forse sarà la volta buona che smammo....tanto è tutto tempo perso!!!!

ciao baci